Larix Italia prende il nome da “Larix decidua”, un albero sopravvissuto all’ultima glaciazione che resiste in alta montagna, anche oltre i 2.500 metri di altitudine a temperature rigidissime, dove altri alberi con le foglie ad ago non riuscirebbero a sopportare l’intenso freddo invernale.
Il Larice è infatti l’unica conifera che cresce ad alta quota a perdere le foglie durante il periodo delle lunghe notti e dei giorni corti, proprio per avere una maggiore resistenza in ambienti dove la temperatura può scendere anche a 50 °C sotto zero.
Quando arriva l’autunno i suoi aghi si colorano di un giallo solare molto luminoso, e dopo qualche settimana cadono tutti al suolo, per rinnovarsi sui rami spogli in primavera.
Presso gli antichi popoli delle terre del Nord il Larice era considerato l’Asse del Mondo e immortale, proprio per la sua capacità di rigenerasi ogni anno.

Abbiamo voluto prendere il Larix come modello a cui ispirarci: per la forza che deriva dall’essere solidamente radicati, per la capacità continua di rinnovarsi, per l’audacia di esplorare spazi sempre più elevati.
Ma anche e soprattutto per il profumo gentile e gradevole emanato dalla sua resina, che riesce a proteggere in modo ottimale eventuali ferite che si producono sul tronco: la gentilezza vuole essere il nostro modo di lavorare e rapportarci con gli altri, ed è e grazie alla gentilezza che troviamo soluzioni, ci raffrontiamo, condividiamo esperienze e conoscenze, e costruiamo reti durature basate sulla fiducia.